Uno dei monumenti più importanti della città romagnola è il Tempio Malatestiano, progettato da Leon Battista Alberti intorno al 1450 per volere di Sigismondo Malatesta, signore di Rimini durante il XV secolo e condottiero di grande reputazione militare. Il Tempio Malatestiano, usualmente indicato dai cittadini come il Duomo, è la chiesa maggiore di Rimini.
La chiesa viene chiamata Tempio, in quanto Sigismondo Malatesta volle un edificio senza alcun simbolo cristiano, cosa inaudita per quei tempi e praticamente unica in Italia. Nella struttura originaria non è incredibilmente prevista una croce o un santo.
Come in un tempio pagano le cappelle laterali sono intitolate alle Muse, allo zodiaco, agli innocenti, ai giochi infantili: nell'edificio sono inoltre sepolti Sigismondo Malatesta e la sue tre mogli, tra cui Isotta degli Atti. Le iniziali S e I dei due innamorati sono ripetute continuamente in tutta la chiesa, come una commemorazione del loro amore.
La struttura progettata dall'Alberti non fu mai completata. Il progetto dell'edificio comprendeva anche un'ampia cupola, mentre oggi possiamo vedere come, in contrasto alla facciata marmorea, una semplice copertura a tetto in capriate lignee. L'abside fu distrutta durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, e fu ricostruito in semplice e disadorno intonaco bianco: recentemente vi è stato posizionato un celebre crocifisso di Giotto, dipinto durante il suo soggiorno a Rimini tra il 1308 e il 1312.
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